Terapia a Seduta Singola e sport: proposte per nuovi ambiti di applicazione del metodo.

Terapia a Seduta Singola e sport: proposte per nuovi ambiti di applicazione del metodo.

Gli ambiti di applicazione della Terapia a Seduta Singola sono davvero molti. Con l’articolo di oggi ci concentriamo sulle possibilità che questa offre in particolare nel settore sportivo.

Trattandosi di una metodologia che permette di trarre il massimo da ogni singolo incontro, ben si sposa con l’obiettivo di ottenere il massimo da una prestazione sportiva, a maggior ragione in ambito agonistico.

 

La psicologia nello sport

L’interesse della psicologia nei confronti dello sport è in costante aumento (Lucidi, 2011). La necessità di seguire atleti non solo dal punto di vista fisico-sportivo, ma anche psicologico, sembra essere sempre più forte e la TSS potrebbe ben rispondere all’esigenza di una preparazione psicologica specifica per atleti e squadre di alto livello (Pitt et al., 2015).

 

 

Cosa richiede la preparazione psicologica per gli atleti?

L’attività sportiva agonistica richiede uno sforzo notevole non solo in termini di fatica ed allenamento, ma anche di costanza ed impegno nel raggiungimento del risultato. Corpo e mente lavorano insieme per raggiungere l’obiettivo.

Proprio per questo è necessario che all’allenamento fisico si accompagni anche una preparazione psicologica, spesso fondamentale nei giorni o istanti che precedono una competizione importante. Lo status psicologico, come ben si capisce, può influenzare fortemente la performance sportiva.

 

 

A quali stress sono sottoposti gli agonisti?

La pressione cui gli atleti sono sottoposti raggiunge livelli davvero importanti. Essa deriva dal senso di responsabilità dovuto agli sforzi fatti nel corso del tempo, alle aspettative che l’atleta stesso e altri possono avere nei confronti dei risultati della gara o competizione e da livelli di ansia molto alti (Pitt et al., 2015).

L’ansia, che di per sé può essere positiva se vissuta come spinta a trarre il massimo dalle proprie potenzialità, quando arriva a livelli eccessivi blocca e indebolisce. È nemica di qualsiasi atleta che sta per salire in postazione. Molti studi mostrano, infatti, come essa possa essere di ostacolo alla performance sportiva e come ne possa influenzare l’andamento: nonostante l’abitudine a competere e a mettere in mostra le proprie abilità sportive, quando l’ansia insorge nell’atleta a ridosso della gara, essa ne può determinare anche l’insuccesso.

 

 

In che modo la TSS può essere applicata nello sport?

La Terapia a Seduta Singola permette di intervenire rispondendo alla necessità di ristabilire un benessere psicologico in tempi brevi, senza dover intraprendere un percorso necessariamente lungo.

Permette dunque di rispondere alle necessità di chi ricerca un supporto immediato (Cannistrà, Piccirilli, 2018).

È possibile fornire all’atleta o alla squadra strumenti che permettano loro di migliorare lo stato emotivo percepito, migliorando di conseguenza la prestazione attuale e futura.

 

 

Quali obiettivi si pone la TSS in ambito sportivo?

La Terapia a Seduta Singola nello sport agonistico può:

  • Aiutare a focalizzare l’obiettivo e incanalare le energie nel raggiungimento di quest’ultimo;
  • Insegnare strategie utili alla gestione di stati ansiosi pre-gara;
  • Creare consapevolezza rispetto ai punti di forza dell’atleta;
  • Aumentare la motivazione e l’autoefficacia;
  • Superare blocchi che limitano l’attività sportiva.

Queste strategie introdotte possono concorrere all’ottenimento di una concentrazione tale ed impegno che permettono all’atleta di percepirsi maggiormente efficace e poter condurre la competizione al successo.

 

 

In conclusione

La Terapia a Seduta Singola si configura come una metodologia adatta a supportare gli sportivi, in particolare gli atleti o squadre che gareggiano a livello agonistico, nel percorso di preparazione sportiva e nel raggiungimento finale del risultato.

In quest’ottica è auspicabile la proposta di un servizio di consulenza che permetta agli atleti di apprendere specifiche tecniche utili per la gestione degli stati emotivi in sede di gara, che aiutino ad incrementare l’autoefficacia e a migliorare, di conseguenza, la performance sportiva.

 

Giada Mastrogregori
Psicologa

 

 

Bibliografia

Cannistrà, F., & Piccirilli, F. (2018). Terapia a Seduta Singola: Principi e pratiche. Giunti Editore.

Pitt, T., Thomas, O., Lindsay, P., Hanton, S. and Bawden, M. (2015), Doing sport psychology briefly? A critical review of single session therapeutic approaches and their relevance to sport psychology, International Review of Sport and Exercise Psychology, 8(1), pp.125-155

Lucidi F. (2011). Sportivamente. Temi di psicologia dello Sport. Edizioni Universitarie di LED.

 

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Angelica Giannetti