Qual è il termine corretto: Terapia o Psicoterapia a Seduta Singola?

psicoterapia a seduta singola

La scelta del termine “Terapia”, anziché “Psicoterapia”, non è causale, ed ha implicazioni importanti.

Può un nome fare la differenza?

Considerando il peso delle parole e del valore a queste attribuito, credo proprio di si!

E allora proviamo a qualificare il perché della nostra scelta di tradurre Single Session Therapy in Terapia, anziché Psicoterapia, a Seduta Singola.

Partiamo da una definizione tratta da Wikipedia:

“La psicoterapia è una pratica terapeutica della psicologia clinica e della psichiatria, ad opera di uno psicoterapeuta (psicologo o medico, adeguatamente specializzato), che si occupa della cura di disturbi psicopatologici di natura ed entità diversa, che vanno dal modesto disadattamento o disagio personale fino alla sintomatologia grave, e che possono manifestarsi in sintomi nevrotici oppure psicotici tali da nuocere al benessere di una persona fino ad ostacolarne lo sviluppo, causando fattiva disabilità nella vita dell’individuo.

Etimologicamente la parola psicoterapia – “cura dell’anima” – riconduce alle terapie della psiche realizzate con strumenti psicologici quali il colloquio, l’analisi interiore, il confronto, la relazione etc., nella finalità del cambiamento dei processi psicologici dai quali dipende il malessere o lo stile di vita inadeguato, e connotati spesso da sintomi come ansia, depressione, fobie, ecc.

A tal fine la psicoterapia si avvale di tecniche applicative della psicologia, dalle quali prende specificazione nei suoi svariati orientamenti teorici: psicoterapia psicodinamica, psicoterapia cognitivo comportamentale, psicoterapia adleriana, psicoterapia ericksoniana, psicoterapia sistemica, psicosintesi, psicoterapia umanistica, etc.”.

Psicoterapia come processo di cura che si rivolge a tutte le situazioni di disagio mirando al cambiamento dei processi psicologici sottesi al malessere.

Ritornando alla scelta di usare il termine Terapia a Seduta Singola basterebbe riprendere il nome originale Single Session Therapy (SST), per risolvere il dilemma iniziale.

Il termine “Psicoterapia a Seduta Singola“, utilizzato per la traduzione italiana del primo libro di Talmon sull’argomento, è invece meno adeguato, perché limita il contesto di azione della Terapia a Seduta Singola al solo ambito della psicoterapia, campo elettivo ma non esclusivo.

 

Primo colloquio: quale valore?

Ricordate il vostro percorso di studi?

Negli anni di studio la cultura respirata, la formazione universitaria e quella post universitaria hanno sicuramente caratterizzato il modus operandi di molti professionisti della relazione di aiuto, facendo porre particolare attenzione al primo colloquio e alle fasi fondamentali quali la raccolta anamnestica, la valutazione e l’esame della persona con cui ci si trova a interloquire.

Dunque un premuroso, oserei dire premurosissimo, processo di assessment finalizzato in primis alla diagnosi e quindi alla progettazione dell’intervento più efficace ed efficiente che si traduce in percorsi di psicoterapia non sempre brevi.
Un modus operandi che rischia di focalizzarsi sulla diagnosi, quindi l’etichetta, piuttosto che sulla persona e le sue risorse.

Ma tralasciando questa cornice di fondo torniamo alla domanda iniziale: Terapia o Psicoterapia a Seduta Singola?

Quello che ci ha mosso, come Italian Center for Single Session Therapy (primo Centro Italiano per lo studio della Terapia a Seduta Singola), ad utilizzare il termine Terapia piuttosto che Psicoterapia nasce dalle ricerche e dalle evidenze riscontrate dalla TSS in diversi contesti, che non riguardano sempre e solamente il malessere psicologico.

In altri articoli abbiamo descritto – e descriveremo sempre meglio – come la Terapia a Seduta Singola può essere praticata in contesti non solo medici o indirizzati alla cura, ben coniugandosi con una serie di interventi, dalla psicologia del lavoro allo sport, per questo preferiamo il termine Terapia: si tratta di interventi tesi a massimizzare, in un singolo incontro, le potenzialità e le risorse insite in ogni persona, secondo il principio per cui “Quando il paziente guarisce, il terapeuta dovrebbe poter dire: ‘Il mio intervento ha aiutato la natura’” (E. Berne, 1966).

Su questa scia, inoltre, altri autori hanno scelto di usare termini di respiro anche più ampio. Oltre che per via delle considerazioni appena fatte, l’Italian Center ha comunque scelto di usare il termine “Terapia”, sia perché rimane il più utilizzato nel panorama internazionale, sia per evitare di creare confusione nel pubblico italiano, dove la TSS dev’essere ancora assimilata in tutte le sue potenzialità.

L’idea di focalizzarci sulla prima, e spesso unica, seduta con pratiche e strategie tese a massimizzarne l’effetto, ci allontana dalla pratica, spesso diffusa, per cui il primo colloquio è un “non trattamento o una consultazione” che dà incipit a un percorso, molto spesso lungo, volto alla risoluzione dei problemi e, parlando di psicoterapia, a cambiamenti di personalità profondi e duraturi.

A dispetto dei più scettici le numerose ricerche, che declineremo nei diversi articoli, confermano che la Terapia a Seduta Singola genera cambiamenti profondi e duraturi, allineabili (se non superiori) a un percorso di psicoterapia più lungo.

L’utilizzo del termine “Terapia” rende maggiormente giustizia a un intervento volto sia ad aspetti propri della cultura psicologica, sia ad approcci orientati in ambiti diversi.

L’idea di strutturare una cornice di intervento in cui basta una singola sessione a determinare radicali cambiamenti sembra sempre più appropriata e attuale considerando il contesto culturale e i tempi correnti. E questo non solo in un campo prettamente psicoterapeutico, ma in contesti diversi in cui puntare sulle risorse della persona, sul tempo presente e sulla restituzione di potere all’interlocutore, determinando miglioramenti a valanga anche se scaturiti da una singola sessione di lavoro.

Per sottolineare il perché di “Terapia” piuttosto che “Psicoterapia”, ritornando alla definizione iniziale per cui “nella finalità del cambiamento dei processi psicologici dai quali dipende il malessere o lo stile di vita inadeguato” e considerando la varietà dei settings in cui la Terapia a Seduta Singola è praticabile, usiamo ed utilizzeremo il termine Terapia, ricordando, a mero titolo esemplificativo, alcune situazioni in cui spendere la TSS (oltre a quelle già indicate nell’articolo “Dove si può praticare la Terapia a Seduta Singola?”):

  1. Centri di Orientamento Scolastico ed Universitario
  2. Gestione Risorse Umane
  3. Aziende
  4. Servizi di medicina di base
  5. Società sportive
  6. Agenzie interinali
  7. Carrier counseling
  8. Supporto genitoriale
  9. Servizi all’infanzia
  10. Strutture sanitarie

Conclusioni

Voglio concludere citando l’aneddoto riportato da Talmon (1990, pp. 25-26) dove all’inizio della sua ricerca propose a Rosenbaum (di formazione psicodinamica!) di far parte della ricerca sulla Terapia a Seduta Singola. Le resistenze di quest’ultimo furono superate durante una passeggiata:

[Rosenbaum:] “Forse dei cambiamenti possono verificarsi in una seduta singola, ma non sicuramente un cambiamento significativo. Un cambiamento definitivo richiede i processi graduali che modellano le montagne: il tempo, la lenta erosione, il vento e la pioggia che scolpiscono la superficie della roccia un poco alla volta…” A questo punto il sentiero girava a una curva. Si trovò di fronte un’immensa slavina. Mezza montagna era franata a valle l’inverno precedente, cambiando per sempre sia la montagna che la valle, tutto in meno di trenta secondi.

D’altronde un personaggio molto noto ci dovrebbe aver fatto riflettere sul concetto del tempo e della sua relatività, non credete!?

Federico Piccirilli
Psicologo, psicoterapeuta
Co-founder dell’Italian Center
for Single Session Therapy

Se vuoi saperne di più sulla Terapia a Seduta Singola e approfondire il metodo, puoi leggere il nostro link (clicca qui) “Terapia a seduta singola. Principi e pratiche” o partecipare a uno dei nostri workshop (clicca qui).

 

Riferimenti bibliografici

Berne, E., (1966). Principles of Group Treatment. New York, Oxford University Press, (Tr. It. Principi di terapia di gruppo. Roma, Astrolabio, 1986).
Hoyt, M.F. & Talmon, M. (eds.) (2014). Capturing the Moment. Bancyfelin, UK: Crown House.
Rosenbaum, R., Hoyt M.F & Talmon, M. (1990). The challenge of single session therapies: creating pivotal moments. In R. Wells & V. Giantetti (eds.) The Handobook of Brief Psychotherapies. New York: Plenum.
Talmon, M. (1990). Single Session Therapy. San Francisco: Jossey Bass Publishers, (Tr. It. Psicoterapia a Seduta Singola. Trento: Centro Studi Erickson, 1996).

Sitografia
Wikipedia. Psicoterapia. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Psicoterapia

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Federico Piccirilli