Nell’articolo di oggi andremo ad analizzare uno studio condotto nel 2011, il quale ha valutato l’efficacia del trattamento della fobia sociale in una singola sessione di esposizione, secondo una base teorica di tipo cognitivo comportamentale.
Fobia sociale: cos’è?
Parliamo di fobia sociale quando la persona prova una forte apprensione anche solo all’idea di situazioni sociali, arrivando ad evitarle. Chi soffre di fobia sociale ha il timore costante di poter fare una brutta figura e venire giudicato negativamente dagli altri.
Nel DSM 5 viene descritta come “marcata e persistente paura di affrontare situazioni o performance sociali in cui si può essere esposti al giudizio altrui”.
Basi teoriche dello studio
Lo studio prende avvio da una cornice teorica cognitivo comportamentale. Secondo questo modello, i sintomi dell’ansia e il relativo evitamento sono influenzati da due fattori: la valutazione di una situazione come pericolosa, e la percezione di non avere le risorse sufficienti per affrontarla.
L’evitamento diventa così una tentata soluzione disfunzionale, che porterà la persona a rafforzare le convinzioni sulla pericolosità della situazione e sull’incapacità di affrontarla.
Chi soffre di fobia sociale e teme il giudizio altrui, sarà selettivamente portato a fare caso e a ricordare solo eventi che confermino insuccessi e brutte figure. Questo pensiero abbassa le aspettative di successo della persona e alimenta i già presenti livelli di ansia.
L’esposizione per superare le fobie
I trattamenti che utilizzano l’esposizione si sono dimostrati efficaci per il superamento delle fobie. L’esposizione permette alla persona di modificare le credenze che portavano all’evitamento, attraverso l’esperienza. La persona ansiosa sperimenta il fatto che l’evento temuto non si verifica, modificando di conseguenza gli schemi cognitivi che mantenevano in vita la fobia.
Lo studio
Gli autori dello studio hanno ipotizzato che una singola sessione di tre ore basata su attività di gruppo, nello specifico parlare in pubblico, avrebbe potuto diminuire il livello di paura del public speaking. Hanno inoltre ipotizzato che questa diminuzione di ansia rispetto al parlare in pubblico avrebbe influito positivamente sull’ansia sociale in generale.
Hanno partecipato allo studio 32 studenti universitari con ansia sociale. Ogni partecipante ha preso parte a 13 mini-attività di public speaking in gruppi da circa 7 persone, per una durata complessiva di 3 ore di lavoro.
Risultati
I risultati dello studio sono stati misurati attraverso dei test somministrati prima dell’attività, subito dopo, e a distanza di un mese. Le attività di public speaking hanno contribuito ad un effettivo abbassamento dell’ansia di parlare in pubblico, e dell’ansia sociale in generale.
23 persone su 32 hanno preso parte al follow up a distanza di un mese, dimostrando il mantenimento degli effetti positivi di quella singola sessione, probabilmente dovuto al fatto che ai partecipanti erano stati assegnati dei compiti da svolgere in autonomia.
Conclusioni
Questo studio suggerisce che una singola sessione può portare giovamento a chi soffre di ansia sociale e che quindi non sono necessari lunghi trattamenti per superare problematiche molto invalidanti.
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Vanessa Pergher
Psicologa
Team dell’Italian Center
for Single Session Therapy
Bibliografia
S. Hindo and A. A. Gonza´lez-Prendes, One-Session Exposure Treatment for Social Anxiety With Specific Fear of Public Speaking, Research on Social Work Practice 21(5) 528-538