In seguito alla prima formazione sulla Terapia a Seduta Singola realizzata a gennaio 2017 dall’Italian Center for Single Session Therapy, alcuni terapeuti hanno subito sperimentato il metodo, integrandolo nella loro pratica professionale oppure realizzando dei servizi di psicologia innovativi.
Uno di questi è stato proposto dal Dr Gerry Grassi, con la giornata di Walk-In Psicologico “Terapia a Seduta Singola”. Il 30 marzo, a Cecina, presso una delle strutture in cui opera, il Dr Grassi ha aperto le porte del suo studio: chiunque, senza bisogno di appuntamento, poteva presentarsi per una seduta. Alla fine avrebbe deciso insieme al terapeuta se sarebbe stata sufficiente (una Seduta Singola) o se riteneva di aver bisogno di altre sedute.
Abbiamo pensato di intervistarlo, per capire com’è stata l’esperienza e come una logica walk-in sia perfettamente integrabile dal terapeuta capace di aiutare le persone anche in un unico incontro.
I vantaggi dei walk-in services
I walk-in services, lo ricordiamo, sono dei servizi sanitari ad accesso diretto, che presentano delle caratteristiche specifiche tra cui:
- la possibilità di ricevere una visita senza un appuntamento, semplicemente entrando nel Centro o nello studio clinico del professionista;
- l’opportunità di ricevere la prestazione solitamente in tempi brevi (i tempi di attesa sono ridotti al minimo);
- l’economicità, e in alcuni casi gratuità, dei servizi: la possibilità di rivolgersi a un professionista per una sola seduta è ovviamente molto economico per il cliente;
Cambiare per rispondere ai bisogni delle persone
Tali attività innovative (anche se in diversi Stati del mondo sono già in uso da diversi anni) rispecchiano la necessità di un cambiamento dell’impostazione dello psicologo e del concetto di supporto psicologico, al fine di andare incontro in maniera più efficace ai nuovi bisogni espressi dalle persone.
Come già evidenziato in altri articoli (ad esempio qui), il paziente si è “trasformato” in cliente, nel senso di persona che sceglie un servizio, e che vuole partecipare attivamente a esso. Quando ciò non è garantito possono affacciarsi alcuni rischi rispetto al suo coinvolgimento nel processo terapeutico (es. riduzione della compliance al trattamento) e rispetto all’efficacia di quest’ultimo, forzando la persona stessa in un percorso che potrebbe non fare per lei.
A tal proposito già nella metà degli anni ’80, il past-president dell’American Psychologycal Association, Nicholas Cummings, sintetizzò il concetto di “terapia intermittente” o “terapia lungo il ciclo di vita”, introducendo l’idea di uno psicologo simile al medico di base, a cui la persona potesse rivolgersi nel momento del bisogno.
Fornire un servizio psicologico al bisogno si può declinare in tanti modi e alcuni di questi possono essere rappresentati proprio dalle walk-in clinic e dalle Single Session Clinics.
L’intervista al Dr Gerry Grassi
Come accennato sopra, il Dr Gerry Grassi, psicologo, psicoterapeuta, ipnotista, nonché direttore clinico del Centro TIB (Terapie Innovative Brevi), recentemente si è sperimentato nella giornata chiamata Walk-In Psicologico.
Le persone che hanno partecipato hanno potuto usufruire di un confronto con il terapeuta “come se fosse stato l’unico colloquio disponibile” o “come se fosse stato l’ultimo”, usufruendo della metodologia della Terapia a Seduta Singola.
Di seguito riportiamo la sua testimonianza.
Angelica Giannetti: Prima di affrontare nello specifico le questioni riguardanti l’applicazione delle TSS, potresti illustrarci più nel dettaglio la tua iniziativa e come hai applicato la TSS all’interno di questo contesto?
Gerry Grassi: Ho voluto sperimentare il walk-in psicologico di TSS dopo aver partecipato al workshop. Era da molto che avevo voglia di tentare una cosa del genere, ma ragionando con gli schemi tradizionali della terapia risultava un po’ strano fare delle sedute di un percorso “necessariamente” più lungo. Dopo il workshop, invece, è stato facile, perché la Terapia a Seduta Singola si presta benissimo.
Angelica: Con quali aspettative si sono avvicinate le persone che hanno ricevuto la TSS e per quali problematiche?
Gerry: Sono arrivate persone anche da molto lontano. Io avevo solo realizzato un video col cellulare, per presentare l’iniziativa, limitandoti a divulgarla per qualche giorno su Facebook. Devo dire che le persone si sono incuriosite molto e hanno preso questa occasione come una opportunità. I problemi per cui sono venute sono stati i più disparati: da un prurito psicosomatico a problemi familiari (come la difficoltà nei rapporti padre figlio), dalla paura di parlare in pubblico a un atteggiamento depressivo.
Angelica: Che impressioni hai ricevuto da parte dei pazienti?
Gerry: Mi sono sembrati tutti molto soddisfatti. In realtà ho proprio chiesto loro quale fosse il grado di soddisfazione del servizio e dai feedback che ho ricevuto sono rimasti tutti soddisfatti di aver ricevuto un singolo colloquio
Angelica: Cosa li ha spinti a cercare un intervento di TSS?
Gerry: Ritengo che siano stati principalmente la curiosità, il desiderio di non intraprendere un percorso fatto di più sedute, e la voglia di sperimentare qualcosa di nuovo.
Angelica: Quali sono le tue impressioni su questo tipo di iniziativa?
Gerry: Questa combinazione di TSS e walk-in mi sembra una declinazione interessante e molto poco utilizzata, in Italia. Invece è una deriva moderna, che dà la possibilità a certe persone di potersi sperimentare senza iniziare percorsi terapeutici che comunque richiedono un certo impegno e una certa attivazione sotto vari fronti.
Angelica: La TSS è un metodo, quindi può essere applicata con diversi approcci e modelli di intervento. Tu con quali tecniche ti sei mosso?
Gerry: Io ho fatto TSS usando sostanzialmente o l’ipnosi ericksoniana, o tecniche di coaching, oppure la Terapia Strategica, e mi sembra che in questi casi l’approccio si presti molto bene.
Angelica: Dopo questa esperienzati sentiresti di consigliare ai terapeuti di avvicinarsi alla Terapia a Seduta Singola?
Gerry: Assolutamente sì. Come ho già detto è uno “strumento” che ogni terapeuta dovrebbe avere nella cassettina degli arnesi.
Angelica: Pensi che possa essere utilizzato solo da terapeuti formati in alcuni approcci specifici, o può rappresentare un valido strumento per chiunque voglia integrarlo nella propria professione?
Gerry: Io credo che ogni terapeuta possa trarne beneficio. In alcuni casi è proprio la forma mentis che fa la differenza, a prescindere dal modello di riferimento.
Angelica: Dal suo punto di vista quali vantaggi contiene questo metodo?
Gerry: Dà la possibilità ai pazienti di risolvere problemi in tempi brevi, senza dover intraprendere una psicoterapia o comunque un percorso. Inoltre dà la possibilità al terapeuta di utilizzare delle logiche molto pragmatiche all’interno del proprio modello. Credo che oggi, nel 2017, come terapeuti si debba essere al passo con i tempi e offrire delle possibilità di soluzione che siano affini ai ritmi di vita delle persone. Poter cambiare con un solo incontro è qualcosa di apparentemente magico, ma che in realtà come abbiamo visto è molto più frequente di quanto possiamo pensare.
Sito del Dr Gerry Grassi: www.gerrygrassi.com
Se vuoi saperne di più sulla Terapia a Seduta Singola e approfondire il metodo, puoi leggere il nostro link (clicca qui) “Terapia a seduta singola. Principi e pratiche”o partecipare a uno dei nostri workshop (clicca qui).
Angelica Giannetti
Psicologa, Psicoterapeuta
Team dell’Italian Center
for Single Session Therapy