Michael F. Hoyt è stato il direttore delle ricerche del gruppo originale che studiò per primo la Terapia a Seduta Singola. Quello creato da Moshe Talmon e con dentro anche Robert Rosenbaum, per capirci.
Michael ha un’esperienza ultraventennale ed ha una conoscenza enorme delle psicoterapie e della terapia breve in particolare, ma rimane umile e con un linguaggio chiaro e semplice: ascoltarlo è un vero piacere.
Oltre ad aver ricevuto diversi premi (tra cui il prestigioso APF Cummings PSYCHE Prize, uno dei più importanti premi dell’American Psychological Association) è stato il più attivo di tutti i membri del gruppo sulla TSS, pubblicando successivamente numerosi libri, capitoli e articoli sull’argomento. E ad oggi continua a fare formazione sulla TSS in giro per il mondo: il suo workshop al Brief Therapy Congress è quasi un appuntamento fisso.
Poco più di un anno fa andai in California per formarmi con lui presso il Mental Research Institute di Palo Alto. All’epoca facemmo una video intervista, centrata soprattutto sul suo libro Brief Psychotherapy, che spero vedremo presto in Italia (i diritti sono acquisiti, l’editore sta terminando la traduzione).
Successivamente, via Skype, tenemmo un’altra intervista: stavolta parlammo proprio della Terapia a Seduta Singola.
Ci è voluto un po’, ma finalmente possiamo presentarvela con tanto di sottotitoli in italiano.
Buona visione,
Flavio Cannistrà
Founder dell’Italian Center
for Single Session Therapy
P.S.: in basso abbiamo messo la scaletta delle domande a cui Michael risponde, per chi vuole saltare velocemente agli argomenti che più lo interessano
Scaletta:
01:19 – Qual è lo stato dell’arte della Terapia a Seduta Singola?
04:53 – Perché molte persone, pur avendone bisogno, non fanno psicoterapia?
06:27 – Quali sono i benefici della TSS per la sanità organizzata, pubblica e privata?
08:22 – Come è possibile risolvere i problemi delle persone in un’unica seduta?
09:32 – Dobbiamo evolvere come terapeuti?
18:32 – Una domanda per Flavio: perché ti sei interessato alla TSS?
20:45 – Conclusioni – con un piccolo aneddoto su Paul Watzlawick.
Se vuoi saperne di più sulla Terapia a Seduta Singola e approfondire il metodo, puoi leggere il nostro link (clicca qui) “Terapia a seduta singola. Principi e pratiche”o partecipare a uno dei nostri workshop (clicca qui).