Ok, il primo workshop in Italia sulla Terapia a Seduta Singola è andato.
Venti iscritti tra psicologi e psicoterapeuti (ahimé, tre hanno dovuto rimandare – ma li rivedremo sicuramente nel prossimo workshop), due giornate, sedici ore di lavoro intenso e pratico.
I partecipanti di questa prima edizione erano tutti psicologi. Tra questi c’erano psicoterapeuti specializzati in diversi approcci terapeutici: cognitivo-comportamentale, sistemico, strategico, psicodinamico, ipnosi ericksoniana e gestaltico (mi pare di non averne dimenticato nessuno).
Ora…
Per noi è stato eccitante e speriamo davvero di essere riusciti a dare il massimo (notavamo, peraltro, che era il primo workshop di TSS in italiano anche per noi!). E ci sembra che il risultato sia stato raggiunto: dare qualcosa di forte, di innovativo e soprattutto di pratico. Permettere a chi stava dentro l’aula di apprendere qualcosa di davvero nuovo e, soprattutto, di utile e dai risultati concreti. E di poterlo applicare dal giorno dopo.
Ci siamo riusciti?
Valentina Gaburro, psicologa e psicoterapeuta da Viareggio, nonché coach in PNL ed esperta di ipnosi, dopo aver partecipato al workshop ha scritto:
Innovativo, pratico e divertente: ecco come riassumerei il workshop sulla TSS.
In queste due giornate ho imparato il metodo e ho iniziato ad usarlo subito nel mio studio privato, verificandone l’efficacia. La cosa più bella è stato vedere come sia davvero applicabile in ogni campo e con ogni tipo di approccio!
Finalmente ho conosciuto dei docenti che vogliono condividere senza segreti quello che hanno imparato: questo secondo me non ha prezzo ed è una vera ricchezza! Bravi!
Grazie anche a tutto lo Staff per l’ottima organizzazione e l’attenzione riservata ai partecipanti!
Ora, io però ho un problema: sono drogato di dati. “In God we trust – all others bring data” è una delle mie citazioni preferite (di Edwards Deming).
Così, abbiamo somministrato un questionario alla fine del workshop per valutare le due giornate lungo una serie di scale. Oltre a questo, una settimana dopo abbiamo chiesto dei feedback diretti ai partecipanti, come quello di Valentina, in modo da farci dare un’opinione a mente fredda, scevra da entusiasmi ancora caldi.
Ed ecco i risultati.
Il workshop nel suo complesso: valutazione globale
Prima di tutto, l’ultima cosa: il voto complessivo delle due giornate.
Alla fine del questionario abbiamo chiesto di valutare il workshop nella sua interezza dando un voto scolastico, da 1 a 10. Il nostro obiettivo è raggiungere il 10 (anche se questo vorrebbe dire che tutti i partecipanti danno solo e unicamente il massimo dei voti), ma per questa primissima edizione del workshop siamo abbastanza soddisfatti:
Valutazione globale (1-10): 8,7
Questo è stato il voto complessivo medio ed è un ottimo risultato: è stato il primo workshop, la prima versione, la prima volta che si parla di TSS in Italia… ottenere un voto simile non era scontato. Inoltre i feedback ci sono serviti per cogliere spunti e suggerimenti, così sappiamo già come rendere ancora migliore la prossima edizione.
Bernardo Paoli, psicologo e psicoterapeuta da Torino, autore di “Come parla un terapeuta. La ristrutturazione strategica” e del corso “Scrittura Strategica”, ha riassunto efficacemente la valutazione globale di questo weekend di formazione:
Due giornate di workshop utili, piene di emozioni e in compagnia di colleghi in gamba da cui prendere ispirazione. Mi ricorderò a lungo di questa esperienza 🙂
Utilità del workshop
A questo punto veniamo agli aspetti centrali del workshop, tutti misurati su una scala da 1 (poco) a 5 (molto).
Innanzitutto, abbiamo misurato l’utilità del workshop.
Attraverso 4 item abbiamo chiesto di valutare se gli obiettivi dichiarati sono stati raggiunti, se i partecipanti valutavano i contenuti adatti ai propri interessi professionali, se esercitazioni e interazioni li avessero aiutati ad acquisire i temi trattati e se pensavano di poter applicare fin da subito quanto appreso.
Valutazione complessiva dell’utilità del workshop (1-5): 4,4
E l’item che ha ricevuto il voto più alto (4,5) è stato quello relativo all’utilità di esercitazioni e interazioni. Insomma, come prima volta possiamo dirlo: Missione Compiuta.
Naturalmente già stiamo lavorando per perfezionare le edizioni successive e trasformare quel 4,4 in un 4,8 (per il 5 totale aspettiamo di avere una mantellina rossa e la S sul petto). Ad esempio, tutti ci hanno detto che sarebbe stato bellissimo fare ancora più esercitazioni. Essendo la prima volta che in Italia si fa formazione in Terapia a Seduta Singola pensavamo che sarebbe stata necessaria una parte introduttiva più lunga, ma a quanto pare abbiamo sbagliato 🙂 Così, la prossima volta dedicheremo ancora più spazio alle parti pratiche, grazie ai feedback dei ragazzi.
Ecco cosa ha detto Fabio Petruzzi, psicologo e psicoterapeuta da Milano, esperto di meditazione, ipnosi e mindfulness, nonché business coach:
La mia esperienza del workshop in TSS è stata decisamente entusiasmante e rivelatoria. Ad essere sincero prima di partecipare nutrivo qualche dubbio, che è letteralmente svanito durante le due giornate: la TSS è realmente un approccio che può portare ogni professionista a massimizzare l’efficacia di ogni singolo incontro che, molto frequentemente, è anche l’unica opportunità che si presenta per lavorare con la persona. Tra l’altro, personalmente mi aspettavo una metodologia molto “fredda”, tecnica e strettamente operativa mentre, in realtà, si è dimostrato molto più e meglio di questo: un approccio in grado di coinvolgere potentemente tutte le risorse e la “presenza” sia del terapeuta, sia del cliente. In due parole: altamente consigliato!
E questo il feedback di Antonella Megna, psicologa e psicoterapeuta da Palermo, oltre che ipnotista e consulente aziendale:
Il corso permette di ottimizzare le tecniche già conosciute, di conoscerne di nuove e di essere efficace ed efficiente in ogni singola seduta con il paziente. Flavio e Federico, oltre che preparati e competenti, riescono a trasmettere una grande passione per ciò che fanno. Workshop consigliatissimo e spendibilissimo da subito!
Come sono stati i docenti?
Se non andiamo bene, dobbiamo saperlo.
Federico Piccirilli ed io, docenti del workshop, abbiamo voluto fortemente una valutazione ad personam delle nostre competenze. Abbiamo chiesto ai partecipanti di valutare, lungo una scala da 1 a 5, la preparazione, la chiarezza di esposizione, la capacità di rispondere a dubbi e domande, l’abilità nel mantenere viva l’attenzione e la capacità di gestione del tempo.
Valutazione complessiva dei docenti (1-5): 4,6
Sul tempo abbiamo ricevuto la valutazione “meno alta” (voto medio di entrambi: 4,4) e in effetti in questa prima edizione abbiamo dovuto aggiustare un po’ certe tempistiche che, su carta, parevano funzionare. Invece il voto più alto lo abbiamo ricevuto sulla preparazione (media di entrambi: 4,7): insomma, la formazione in California e Australia e l’anno passato su articoli e libri hanno dato i loro frutti 😀
Rispetto a questo riporto l’opinione di Gaetano Rinaldi, psicologo e psicoterapeuta da Roma, ed esperto di ipnosi nel controllo del dolore, che oltre alla pratica privata lavora anche presso una struttura sanitaria (se te lo stai chiedendo: no, quella non è la sua foto :D):
Workshop molto interessante e dal taglio pragmatico, condotto con perizia e sensibilità. Il tema è a mio avviso di estrema attualità in un periodo di “coperta corta” nei servizi sanitari. Ciò non toglie che possa essere proficuamente utilizzato anche nella pratica privata allo scopo di ottimizzare, quando possibile, utile ed opportuno, la singola seduta.
L’altro commento è di Emanuele Maniscalco, psicologo da Roma, esperto in HR, comunicazione non verbale e Gestalt Counseling:
All’interno del workshop, ahimè, credo di essere stato il più anziano, questo solo per sottolineare che di esperienze formative ne ho fatte veramente tante. Non nego la perplessità che avevo e che ho peraltro espresso anche all’interno del workshop, rispetto l’apprendimento di un approccio terapeutico in così breve tempo. Bene, che meraviglia essermi ricreduto! Bravi Flavio e Federico: se fossero stati tutti così i corsi che ho fatto finora avrei certamente risparmiato tempo e denaro!
Il materiale usato
Per il workshop abbiamo sia usato degli strumenti in aula (slide, lavagna, nonché il collegamento via Skype con un ospite d’eccellenza!), che consegnato ai partecipanti una serie di materiali da portarsi a casa: da tutte le slide complete a un vero e proprio workbook di oltre 30 pagine, completo di approfondimenti e spazi per le esercitazioni, fino alle Penne USB con materiale di approfondimento.
Valutazione complessiva dei materiali utilizzati (1-5): 4,8
Siamo riusciti, insomma, a soddisfare la fame di formazione e informazioni che giustamente ha chi partecipa ai corsi, e a dare un supporto completo e a 360° a tutto quello che è avvenuto durante l’aula.
Gerry Grassi, psicologo e psicoterapeuta, già formato, tra le altre cose, in ipnosi, EMDR, valutazione delle microespressioni facciali (certificato da Paul Ekman) e Direttore del Centro di Ricerca in Psicoterapia e Comunicazione Strategica T.I.B., ha riportato:
Anche io come molti colleghi sono un accumulatore seriale di corsi ma in questo caso devo dire che la situazione creata dai ragazzi ha permesso e creato le basi per una reale integrazione, per una filosofia di fondo, per un mindset orientato realmente e pragmaticamente alla produzione di cambiamenti in tempi brevi. Ogni psicologo e ogni psicoterapeuta dovrebbe avere a disposizione questa possibilità!
L’organizzazione generale
E infine, naturalmente, abbiamo valutato tutta l’organizzazione: dal luogo scelto alla diponibilità nostra e del nostro team, dalla facilità di raggiungimento della sede fino a un’opinione complessiva di tutti gli aspetti organizzativi.
Valutazione complessiva dell’organizzazione (1-5): 4,8
Ci tenevamo tantissimo a far sì che anche questi aspetti non fossero dati per scontati, e che gli psicologi e le psicologhe presenti fossero soddisfatti e contenti di venire e trovare tutto ciò di cui avevano bisogno, dall’inizio alla fine, senza tralasciare nulla.
Questa l’opinione di Roberta Guzzardi, psicologa e psicoterapeuta:
Avete presente quei momenti della vita in cui ti sei dimenticato un po’ del vero motivo per il quale hai deciso di fare lo psicologo e i pazienti sono diventati fonte di guadagno più che di gioia? Ecco, questo workshop è una di quelle esperienze che ti riapre gli occhi. Ti ricordi di avere a che fare con persone e non con problemi o disturbi. Ti ricordi che queste persone hanno un sacco di ricchezza dentro di sé e che tu sei lì per aiutarle a trovarla. Ti ricordi che anche tu hai molto da dare, e che puoi farlo con la massima concentrazione e la massima dedizione. Insomma, ti ricordi perché hai deciso di diventare un terapeuta.
Formatori preparati e simpatici, energie divertenti e stimolanti fra i partecipanti. Esci da lì con una nuova luce e una nuova prospettiva. Un workshop ”prezioso”.
E adesso?
E adesso… adesso stiamo vivendo “il dilemma di Umberto Eco”: la tua prima opera riscuote un successo talmente grande che, forse, quasi quasi, ti conviene chiuderla qui e non cercare nemmeno per sbaglio di replicare il risultato…
Ma, come dire, le sfide servono a questo no? Quindi proviamoci 🙂
Per tutto febbraio sono aperte le pre-iscrizioni. Significa che, se hai anche solo un vago desiderio di volerti formare in Terapia a Seduta Singola, ti conviene lasciare la tua mail e il tuo nome: entro fine mese riceverai una mail con un’offerta riservata per partecipare al prossimo workshop con un forte sconto (e ovviamente con tutti i dettagli su dove e quando si farà – dateci tempo, dobbiamo ancora riprenderci).
Senza alcun impegno: lasci solo l’e-mail e, ricevuta l’offerta, decidi che fare.
Dato che le pre-iscrizioni sono a numero chiuso il mio consiglio, se hai un minimo di interesse in questo workshop, è di pre-iscriverti: vai nella home page (clicca qui), scorri in fondo alla pagina e compila il form.
A presto!
Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Founder dell’Italian Center
for Single Session Therapy
Se vuoi saperne di più sulla Terapia a Seduta Singola e approfondire il metodo, puoi leggere il nostro link (clicca qui) “Terapia a seduta singola. Principi e pratiche”o partecipare a uno dei nostri workshop (clicca qui).