10 Principi Generali per cominciare a praticare la Terapia a Seduta Singola

Psicoterapia seduta singola

10 principi generali della TSS

Se stai seguendo i nostri articoli, a questo punto ti starai chiedendo come integrare nella pratica professionale la Terapia a Seduta Singola.

Abbiamo già risposto, quanto, a prescindere dalla formazione di partenza e dall’approccio terapeutico seguito, l’utilizzo della TSS sia possibile a tutti i terapeuti (vedi il nostro articolo Psicoterapie e Terapia a Seduta Singola: con quali approcci si può condurre una TSS).

Ma, nella pratica, come si può fare?

Ovviamente in un articolo è difficile sintetizzare tutti i punti e spiegare come svilupparli pragmaticamente, ma cercheremo di darti una panoramica iniziale, promettendo poi di tornare successivamente sui diversi punti.

Prima di tutto, se non l’hai ancora fatto, ti consigliamo di leggere l’articolo di Tania Da Ros La forma mentis da adottare per una Terapia a Seduta Singola, che ti aiuta ad avere un’iniziale visione della mentalità utile a condurre una TSS. Non siamo ancora entrati a fondo nell’impostazione epistemologica, ma riteniamo che quell’articolo possa cominciare a darti spunti interessanti.
Inoltre, puoi approfondire quei temi e quelli che leggerai tra poco nel nostro EBook gratuito Terapia a Seduta Singola. Un’introduzione a principi e pratiche, che ti consigliamo di scaricare.

Come integrare la TSS nella pratica professionale

Considerando la premessa e avendo letto gli altri articoli ti starai chiedendo quali sono le Linee Guida per praticare la Terapia a Seduta Singola. L’argomento è vasto, perché nonostante in Italia finora nessuno abbia parlato di TSS approfonditamente, la letteratura e la ricerca internazionale è andata avanti. E molto.

La TSS è un approccio apparentemente rivoluzionario. Apparentemente perché in realtà è saldamente agganciato a una teoria del cambiamento basata sull’osservazione di come il cambiamento avviene spontaneamente nella vita delle persone (nonché nei contesti terapeutici) e sull’osservazione di come le persone abbiano le risorse per cambiare. Tuttavia, il suo tasso di successo la rende sorprendentemente efficace, al punto che la cosa più difficile da fare è comprendere i presupposti che permettono di integrarla: senza di essi, qualunque tecnica, qualunque pratica, qualunque linea guida risulterà inutile.

Allora, andiamo per gradi.

La prossima settimana vi descriveremo le Linee Guida pratiche da adottare per iniziare a praticare la TSS (senza nessuna pretesa di esaustività, ovviamente, ma con la consapevolezza che potranno cominciare a tornarvi utili).
Oggi, pur rimanendo su un piano piuttosto pratico, vediamo 10 Principi Generali con cui il clinico deve confrontarsi per applicare la Terapia a Seduta Singola con successo.

Principi Generali della Terapia a Seduta Singola

Come detto, nei 30 anni di studi sulla TSS la ricerca, la teoria e soprattutto la pratica si sono sviluppati. I Principi Generali declinati di seguito risalgono al 1990, ad opera di Rosenbaum, Hoyt & Talmon. Come Italian Center for Single Session Therapy nei prossimi articoli parleremo anche dell’evoluzione negli ultimi anni, di quali siano oggi le pratiche più efficaci ed efficienti e delle declinazioni che abbiamo visto essere più utili nel contesto italiano.

Ma già da questi primi Principi possiamo trarre delle informazioni importanti.

Nella loro prima ricerca, di cui ha parlato Flavio Cannistrà in La prima ricerca in Terapia a Seduta Singola, gli autori condussero condussero degli incontri su 60 persone (la ricerca proseguì poi su 58), tra gli 8 e gli 80 anni, con diagnosi eterogenee. Le sessioni, al di là del terapeuta chiamato a condurle, iniziavano tutte con una Domanda Chiave tesa a specificare di voler lavorare sul problema portato cercando di trovare una soluzione in un’unica sessione di lavoro, pur mantenendo la porta aperta ad eventuali futuri appuntamenti.
Hoyt e colleghi videoregistrarono, con il consenso dei clienti, le sedute svolte.

Pur secondo il proprio stile e secondo il proprio orientamento terapeutico (diverso per ciascuno dei tre autori) caratterizzarono ogni incontro anche con una Domanda Finale, che rimandava al cliente la scelta di prendere oppure no un altro appuntamento. A tutti venne garantito un follow-up telefonico da 2 mesi a 2 anni dopo l’ultima sessione di terapia.

I risultati furono che 34 persone su 54 (58,6%) decisero che una Singola Seduta era stata sufficiente.
Durante i follow-up telefonici i risultati evidenziarono che la maggior parte delle persone intervistate riferiva significativi miglioramenti rispetto alle problematiche originali (88%), nonché in aree di funzionamento correlate al problema (65%). Come probabilmente già sai, studi successivi, anche su campioni molto più ampi (fino a 100’000 persone), confermano questi dati.

Principi Generali e Linee Guida

Proprio da questa ricerca e dall’attenta osservazione delle videoregistrazioni effettuate, gli autori definirono 10 Principi Generali da considerare per la messa in pratica di una Seduta di Terapia Singola.

Vediamoli velocemente:

  1. Aspettati il cambiamento: se ritieni che in una sola seduta non possa esserci alcun cambiamento, di sicuro sarà così
  2. Concepisci ogni incontro nel suo complesso, come episodio di per sé completo e non come unicamente il primo pezzo di un percorso necessariamente più lungo
  3. Non correre e non cercare di essere brillante
  4. Sottolinea abilità e punti di forza della persona, piuttosto che focalizzarti sulla patologia
  5. La vita, non la terapia, è la grande maestra: ricorda che in un setting classico, con una seduta a settimana, la persona passerà 1 ora da te e 167 ore là fuori!
  6. Di più non è necessariamente migliore. Spesso meno è meglio!
  7. Grossi problemi non sempre richiedono grandi soluzioni: clienti con gravi problemi spesso sono in cerca di un aiuto pratico piuttosto che desiderosi di esplorare gli angoli più profondi della loro psiche
  8. L’essenza della terapia è “aiutare i clienti ad aiutare se stessi”, e non “assecondare il bisogno del terapeuta di essere necessario”
  9. Molti clienti hanno limitate disponibilità (di tempo o di denaro) e queste dovrebbero essere preservate e rispettate
  10. Termina in un modo che consenta al cliente di avere implicazioni utili, aprendo nuove possibilità

Come detto, questi principi vanno approfonditi e va tenuto conto delle sue recenti evoluzioni. Nei nostri workshop sulla Terapia a Seduta Singola riprendiamo proprio queste evoluzioni e approfondiamo con esercitazioni mirate questi e altri principi.
Comunque molte idee e concetti qui espressi rimangono basilari e aiutano senz’altro il clinico che vuole cominciare a integrare la TSS nella propria pratica.

La prossima settimana continueremo a darvi informazioni sulla TSS, per mostrare quali sono le Linee Guida che Hoyt e colleghi svilupparono a partire da questi Principi, e dando indicazioni pragmatiche per il terapeuta che volesse integrare la TSS nella propria pratica.

Federico Piccirilli & Flavio Cannistrà
Psicologi, psicoterapeuti
Co-Founder e Founder dell’Italian Center
for Single Session Therapy

 

Se vuoi saperne di più sulla Terapia a Seduta Singola e approfondire il metodo, puoi leggere il nostro link (clicca qui) “Terapia a seduta singola. Principi e pratiche”o partecipare a uno dei nostri workshop (clicca qui).

 


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Bibliografia

Hoyt, M.F. & Talmon, M. (eds.) (2014a). Single Session Therapy and Walk-In Services. Bancyfelin, UK: Crown House (in traduzione).
Hoyt, M.F. & Talmon, M. (2014b). Editors’ Introduction: Single Session Therapy and Walk-In Services. In M.F. Hoyt & M. Talmon (eds.) (2014a), op. cit., pp. 2-26.
Slive, A. & Bobele, M. (2014). One Session at a time: When you have a Whole Hour. In M.F. Hoyt & M. Talmon (eds.) (2014), op. cit., pp. 95-119.
Rosenbaum, R., Hoyt, M.F. & Talmon, M. (1990). The Challenge of Single-Session Therapies: Creativing Pivotal Moments. In R.A. Wells & V.J. Giannetti (eds), Hanbook of the Brief Psychotherapies, New York-London: Plenum Press, pp. 165-189.
Talmon, M. (1990). Single Session Therapy. San Francisco: Jossey-Bass (Tr. it. Psicoterapia a seduta singola. Milano: Erickson).

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Federico Piccirilli